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L’otite e il rischio di calo uditivo permanente
22 gennaio 2021

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio che può essere di tipo cronico o manifestarsi una sola volta, generalmente provocata da virus o batteri che si localizzano nell’orecchio. In particolar modo quella che coinvolge l’orecchio medio, è una patologia molto diffusa, che può avere un’entità lieve ma talvolta può comportare conseguenze molto significative come un calo uditivo permanente, dunque è opportuno non sottovalutarla mai, specie se si manifesta in età infantile.

Secondo le stime, infatti, circa l’85% dei bambini soffre almeno una volta di otite media, soprattutto quelli che praticano attività in acqua, e non è un caso che proprio l’otite la causa più comune di ipoacusia trasmissiva nei bambini.

L’ otite media acuta, infatti, provoca dolore alle orecchie, febbre, irrequietezza e anche un calo uditivo temporaneo, in alcuni casi (molto gravi), però, può portare alla rottura del timpano e anche a danni irreversibili per l’udito. Generalmente è una patologia dalla quale si guarisce con una cura antibiotica, anche se non esiste un trattamento universale valido per tutti. Il medico di solito individua la soluzione più idonea in relazione alla gravità dell’infezione e della perdita uditiva riscontrata.

L’ otite media sieromucosa, spesso derivante da un’otite media aggravatasi, è ben più grave di quest’ultima, e può condurre a una perdita uditiva di quasi il 50%. Ciò che accade, in sostanza, è una progressiva interruzione della meccanica dell’orecchio: la Tromba di Eustachio smette di trasmettere aria all’orecchio medio. In tutti i casi la cosa importante è una diagnosi precoce dell’otite, perché solo così è possibile evitare che essa abbia conseguenze irreversibili come il calo uditivo permanente.

L’otite non trattata può portare un calo uditivo permanente

Nei casi in cui l’ipoacusia non viene trattata bene, o peggio non viene notata, infatti, le conseguenze per l’udito possono anche essere determinanti. Addirittura un recente studio dell’ospedale americano Massachussets Eye and Ear ha dimostrato che una diminuzione dell’udito anche temporanea, qualunque sia l’origine, può causare una sordità permanente. Anche una perdita uditiva legata a qualche patologia ricorrente, quindi, come l’otite cronica, può portare progressivamente al calo uditivo permanente, perché la privazione del suono danneggia l’orecchio interno.

Per questo motivo, una diagnosi precoce delle malattie che coinvolgono l’orecchio e un trattamento adeguato sono essenziali per ridurre il rischio di una perdita uditiva permanente.

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