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Audioprotesista: il professionista dell’udito
7 dicembre 2020

Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone è ancora restìa ad affrontare il proprio problema uditivo. Ecco perchè è importante avere una figura di riferimento a cui poter rivolgere le proprie domande e i propri dubbi. Questa persona l’audioprotesista, colui che ha il compito di divenire un punto di riferimento per il paziente durante tutto il suo percorso di riabilitazione uditiva. Nel percorso di recupero dell’efficienza uditiva, ogni persona ha necessità di riporre piena aspettativa nel professionista a cui ha scelto di affidarsi, in quanto il lavoro dell’audioprotesista ha inevitabili effetti sulla qualità della sua vita. Ogni sfera della vita umana, infatti, è direttamente influenzata dall’efficienza uditiva, ed è per questo che le soluzioni acustiche devono essere modulate in base alle specifiche esigenze del portatore e alle sue caratteristiche individuali. Un udito efficiente è essenziale per qualunque tipo di interazione, per lo svolgimento delle attività abituali, per il successo a scuola o nel lavoro. Ed è compito di un buon audioprotesista assicurarsi che in ognuna di queste attività il paziente registri un effettivo miglioramento.

Conosciamo meglio chi è l’audioprotesista

In particolare, l’audioprotesista è un professionista sanitario specializzato in t

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13 novembre 2020

La stagione invernale può rivelarsi molto problematica per la salute delle orecchie, perché queste ultime, per loro conformazione, sono tra gli organi più esposti ai cambiamenti esterni, inclusi quelli climatici. Le temperature molto basse possono determinare fastidi e infiammazioni, provocando il fastidioso mal d’orecchio invernale. Da solo, in realtà, il freddo non può causare la formazione di un’infezione all’orecchio, piuttosto sono necessarie altre concause. Si può avere, ad esempio, un abbassamento delle difese immunitarie e, dunque, infiammazioni e dolori. Nella parte esterna dell’orecchio, infatti, si trova una grande quantità di nervi sensibili alle variazioni climatiche. Le vie ricettive presenti all’interno del padiglione auricolare, del canale uditivo e della membrana timpanica subiscono la stimolazione diretta del freddo e ciò provoca danni ai tessuti e quindi mal d’orecchio invernale.

Ma come prevenire il mal d’orecchio invernale?

Il modo migliore per tenere le nostre orecchie al sicuro, soprattutto quando svolgiamo attività che ci espongono a temperature molto basse, è proteggerle tenendole al caldo. Ricordate quindi di indossare un cappellino o un paraorecchie, anche se uscite soltanto per pochi minuti. Questa

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14 ottobre 2020

Gli apparecchi acustici invisibili vengono così chiamati perché sono talmente piccoli e discreti da risultare, appunto, invisibili. Per coloro che vedono l’apparecchio acustico come uno stigma sociale e si vergognano di indossarli, questi apparecchi acustici sono davvero l’ideale. Infatti, oltre ai prezzi degli apparecchi acustici, uno dei motivi principali che ne ritardano l’acquisto è proprio l’estetica. In genere, quando si fa riferimento agli apparecchi acustici invisibili, si parla di modelli endoauricolari. Tuttavia, le nuove tecnologie hanno permesso di realizzare modelli retroauricolari di dimensioni minime, anch’essi considerati invisibili. In questo articolo parleremo di entrambi.

Apparecchi acustici invisibili endoauricolari

Gli apparecchi acustici invisibili endoauricolari vanno  inseriti all’interno del canale uditivo. In questo modo scompaiono alla vista. Inoltre, i colori possono essere personalizzati in base a quello dei capelli o della pelle, per mimetizzarli ancora meglio. Fra tutti i modelli disponibili, gli endoauricolari sono quelli che garantiscono la massima discrezione e il massimo confort. Infatti, vengono realizzati su misura in base all’impronta del condotto uditivo rilevata e ricostruita tecnologia laser 3D

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14 settembre 2020

Con il termine farmaci ototossici si indicano quei farmaci che possono provocare danni alle orecchie e all’udito. I danni più comuni sono la comparsa di acufene e l’ipoacusia (calo dell’udito), che può essere sia temporanea che permanente. Nel primo caso, una volta sospeso l’utilizzo del farmaco, anche il disturbo scompare dopo qualche tempo; nel secondo caso invece, l’uso o l’abuso dei farmaci ototossici ha compromesso irrimediabilmente il sistema uditivo. I farmaci ototossici possono attaccare differenti zone dell’apparato uditivo. Quando i disturbi interessano la coclea, si può presentare l’ipoacusia, spesso preceduta e accompagnata da episodi di acufene o vertigini. Quando invece i danni interessano il vestibolo, il calo dell’udito è accompagnato anche da alterazioni dell’equilibrio e nausea, perché, come sappiamo, nell’orecchio risiede il labirinto, sede dell’equilibrio. In questo articolo cercheremo di spiegare da cosa deriva l’ototossicità e qual è l’elenco dei farmaci pericolosi per l’udito.

Farmaci ototossici: lista

L’ototossicità di un farmaco non deriva principalmente della sua composizione chimica, ma dal dosaggio, dalla durata della somministrazione, dall’assunzione insieme ad altri medicinali e soprattutto

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3 agosto 2020

L’herpes all’orecchio, chiamato anche herpes zoster oticus, è un’infiammazione dell’orecchio e dei nervi facciali causata dal virus della varicella e può manifestarsi anche alcuni anni dopo che si è contratta questa malattia. A seconda della zona interessata dal virus, si possono presentare diversi sintomi:

  • vertigini vomito e perdita uditiva, se interessa il nervo acustico
  • paralisi facciale, se interessa in nervo facciale

Quello che invece è sempre comune è un forte mal d’orecchio (otalgia) e mal di testa. In alcuni casi, può sopraggiungere la febbre, accompagnata da un senso di stanchezza e spossamento generale. In casi più rari invece, si può notare una perdita del gusto nella parte anteriore della lingua. Inoltre, quasi sempre compaiono delle vesciche, molto simili a quelle della varicella, sull’orecchio (all’interno e all’esterno) e sulla bocca. Le vesciche si trasformano in ulcere dopo qualche giorno, e poi pian piano scompaiono, mentre gli altri sintomi possono essere più duraturi. La causa dell’herpes all’orecchio, come abbiamo detto, è il virus della varicella. Questo virus attacca i linfonodi del sistema respiratorio e da lì si diffon

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13 luglio 2020

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio dovuta all’azione di virus o batteri. A seconda dell’area interessata potrebbe trattarsi di otite:

  • esterna, se l’infiammazione coinvolge il timpano e il condotto uditivo esterno
  • media, se l’infiammazione coinvolge l’orecchio medio
  • interna, se l’infiammazione coinvolge l’orecchio interno

Il sintomo più comune di questa patologia auricolare è l’otalgia, più comunemente nota come mal d’orecchio. Nei casi meno gravi, il dolore si presenta sono quando l’orecchio viene toccato, mentre in quelli più acuti è un sintomo persistente. Oltre al dolore all’orecchio si può verificare anche un temporaneo calo dell’udito. Ciò avviene perché l’infiammazione e il gonfiore delle membrane che compongono l’apparato uditivo riducono il passaggio delle onde sonore. Si ha quindi la sensazione di orecchio pieno e ci sente di meno. Una volta scomparsa l’infiammazione, anche il calo dell’udito scompare; tuttavia ci sono casi di otite cronica non trattata correttamente che hanno portato alla completa perdita dell’udito. Altri sintomi dell’otite possono essere acufeni e vertigini.

Come curare l’otite

La cura per l’otite

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11 maggio 2020

I dispositivi di protezione per le orecchie sono dispositivi di protezione individuale (DPI) che attenuano gli effetti dannosi del rumore sull’apparato uditivo. Siamo abituati a credere che solo i rumori forti ed improvvisi, come un’esplosione o i fuochi d’artificio, possano compromettere le nostre capacità di ascolto. Al contrario, è l’esposizione a rumori anche di intensità minore ma per un lungo periodo che provoca l’insorgere di problemi uditivi gravi, primo fra tutto l’ipoacusia. Come abbiamo detto in un nostro precedente articolo, l’ipoacusia da rumore è tra i più diffusi tipi di perdita uditiva. Per prevenire ciò, esistono i dispositivi di protezione per le orecchie. Si possono utilizzare sia sul luogo di lavoro (in molto settori sono obbligatori per legge), sia anche durante le normali attività quotidiane. Le principali tipologie sono:

  • cuffiette antirumore
  • tappi per le orecchie

Otoprotettori professionali

Quando si parla di dispositivi di protezione per le orecchie ad uso professionale si utilizza in genere il termine otoprotettori. Gli otoprotettori più diffusi in ambienti lavorativi come cantieri o catene di montaggi

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10 aprile 2020

Quando si cominciano ad avvertire i primi disagi a livello uditivo, è importante sottoporsi al più presto ad un controllo dell’udito. I disturbi infatti possono essere legati a fattori temporanei (come un forte raffreddore) o possono essere indizi per un principio di ipoacusia. In questo caso, prima si interviene, prima si possono ridurre i disagi e contrastare la degenerazione uditiva. Non esiste un’età specifica per sottoporsi al controllo dell’udito. Infatti, possono concorrere al calo uditivo diversi fattori quali malattie, situazioni di stress acustico ed ereditarietà. I primi sintomi possono verificarsi anche intorno ai trent’anni. Tuttavia, è dopo i sessanta che comincia la naturale degenerazione della capacità uditiva, e le visite sono consigliate.

Audiometria per il controllo dell’udito

Il controllo dell’udito viene svolto dall’audioprotesista e consiste in diverse procedure per valutare la soglia dell’udito del paziente. Gli esami da svolgere sono due, l’audiometria tonale e l’audiometria vocale. Durante il primo, verranno somministrati i cosiddetti suoni puri, cioè suoni naturali. Tali suono vengono fatti acoltare a diverse intensità sonore (base frequenze e alte frequenze). L’obiettivo è quello di registrare la soglia minima e massima per ciascun orecchio e di

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16 marzo 2020

La sindrome di Ménière prende il nome da Prosper Ménière, il medico che per primo ne descrisse i sintomi. Tali sintomi, che si presentano in maniera episodica e improvvisa, sono:

  • perdita temporanea dell’udito
  • acufeni
  • vertigini
  • nausea

Se i sintomi sono ben chiari, le cause della sindrome di Ménière purtroppo non sono ancora note. Dal punto di vista fisiologico, questa patologia è dovuta ad un idrope, cioè ad un aumento di liquido all’interno dell’orecchio. Tuttavia, le cause che possono provocare la comparsa di un idrope sono molte. In primo luogo, bisogna considerare che le infezioni e alcune malattie dell’orecchio, come la labirintite. Queste provocano infiammazioni piuttosto acute all’interno dell’orecchio, e impediscono il corretto drenaggio del liquido al suo interno. Alcuni pazienti affetti da sindrome di Ménière hanno nella loro storia clinica gravi episodi di labirintite e infiammazioni. La comparsa della sindrome di Ménière nelle donne in dolce attesa è invece collegata agli sbalzi ormonali che subisce durante la gravidanza. Durante i nove mesi infatti si nota un aumento della ritenzione idrica e una 

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5 novembre 2019

  Il 27 Settembre il nostro Centro Acustico ha ricevuto una mail in cui il Sig. Grandi. Si dice interessato alla promozione particolarmente vantaggiosa presente su Facebook per l’acquisto di due apparecchi acustici di nuova generazione. Il motivo della sua curiosità era anche il prezzo, ma principalmente il fatto che il modello proposto, grazie alla telemedicina, è regolabile a distanza. Con piacere abbiamo concordato un appuntamento e lo abbiamo incontrato. Una volta analizzata la diagnosi dello Specialista ORL e terminati i test utili alla protesizzazione, egli ha raccontato di essere in pensione da circa 10 anni ed di essere rimasto al passo con la tecnologia; possiede un Iphone 8 ed è molto attento a quanto avviene sul web e sui social. Questo gli permette di essere sempre in contatto con il mondo anche quando non può uscire a causa di alcune patologie che lo limitano negli spostamenti. La situazione del Sig. Grandi è i

10 ottobre 2019

Gli apparecchi acustici sono dispositivi molto piccoli che necessitano di cura e manutenzione costanti. Dopo aver fatto un investimento per acquistarli è giusto avere le necessarie accortezze affinché essi durino il più a lungo possibile. Inoltre, una volta che ci si è abituati, essi sono indispensabili per svolgere le attività quotidiane e i pazienti che sono costretti a richiedere la riparazione per un guasto odiano doversene separare. Pulire gli apparecchi acustici ogni giorno è l’abitudine principale da acquisire per una buona manutenzione. Gli apparecchi acustici, infatti, possono guastarsi, perché come qualsiasi dispositivo essi hanno un ciclo di vita, ma una corretta pulizia e la cura costante possono aiutare ad allungarlo. Quindi, come effettuare quotidianamente la pulizia degli apparecchi acustici?

  • La prima cosa da sapere è quali prodotti utilizzare per pulire gli apparecchi acustici. Non usare mai alcool, solventi o detergenti per la pulire gli apparecchi acustici. I prodotti di cura specifici sono acquistabili direttamente nel centro acustico: salviettie, spray, panno, etc.
  • I produttori di apparecchi acustici hanno inoltre progettato filtri per proteggere i ricevitori in caso di apparecchi acustici RIC e ITE. Almeno una confezione di questi filtri viene fornita al momento

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2 settembre 2019

Acufene e terapia cognitivo comportamentale

In Italia circa 3 milioni di persone soffrono di acufene. L’acufene è una sintomatologia collegata alla percezione di un ronzio continuo nelle orecchie. Questo ronzio può essere causato da svariati fattori:

  • consumo eccessivo di cibi salati;
  • stress;
  • traumi acustici;
  • forti urti;
  • utilizzo di farmaci ototossici.

Cosa fare per alleviare l’acufene

Attualmente non esiste una cura definitiva a questo fastidioso problema, ma molte sono le terapie da poter adottare per alleviare l’acufene. Terapia TRT, Diete iposodiche, Attività fisica, Ascolto frequente dei suoni bianchi, Meditazione, Terapia cognitivo comportamentale. Quest’ultima  terapia influenza positivamente il modo in cui il paziente gestisce la propria condizione, aiutandolo ad accettarla nel corso del tempo ed alleviando lo stress legato ad essa. È stato accertato che questa terapia aiuti ad alleviare questo disturbo in circa il 50% dei casi.

La terapia cognitivo – comportamentale

Questo approccio basato sul rafforzamento della consapevolezza rappresenta un valido aiuto. In Inghilterra, i ricercatori dell’Università di Bath hanno effettuato uno studio su circa 200 persone che soffrivano di

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17 luglio 2019

Che cos’è l’ipoacusia?

L’ipoacusia consiste in perdita parziale o totale della capacità uditiva. Questo problema può presentarsi per differenti cause e in diverse forme. Le principali fonti di questa problematica possono essere:

  • Fattori congeniti
  • Invecchiamento
  • Farmaci ototossici
  • Esposizione prolungata a rumori
  • Infezioni

Gradi di perdita uditiva

La perdita uditiva è misurabile in decibel(dB). In base all’entità si possono distinguere diverse categorie di perdita uditiva. L’assenza di deficit uditivo si indica con 0 dB: in questo caso si è in grado di percepire tutti i suoni, anche quelli più deboli. Parliamo di ipoacusia quando la perdita uditiva si attesta tra i 20 e i 90 decibel nell’orecchio che sente meglio.

Cosa fare?

Se si pensa di avere problemi di udito, è necessario recarsi presso un centro acustico per effettuare un controllo uditivo e capire se è il caso di procedere all’applicazione di un’apparecchio acustico. Accettare e ammettere di avere un problema d’udito non è certamente piacevole, ma è il primo passo per poter migliorare la qualità della propria vita. Acoustic Center dal 1958 si occupa del benessere uditivo dei propri pazienti accompagnandoli lungo tutto il percorso di ri

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10 gennaio 2018

Scopriamo insieme le varie tipologie di apparecchi acustici. Il dubbio che spesso sorge spontaneo nel momento in cui ci si rende conto di aver un problema d’udito è proprio legato al tipo di apparecchio acustico, a come sceglierlo e soprattutto quali sono le differenze. E’ molto importante sapere che in questo percorso il ruolo dell’audioprotesista è fondamentale. Riteniamo comunque importante porre l’attenzione proprio su quali sono le effettive differenze tra le varie tipologie di apparecchi acustici. Se inoltre hai in mente di cambiare apparecchi acustici

Le varie tipologie di apparecchi acustici

Apparecchio acustico retro auricolare

L’apparecchio acustico retro auricolare prende il nome dal modo in cui viene indossato. Questo tipo di apparecchio viene indossato infatti ponendolo dietro al padiglione. Dotato di una chiocciola su misura o universale, questo apparecchio ha un tubicino in silicone che porta all’interno dell’orecchio il suono amplificato. Questa specifica tipologia di apparecchi acustici è da considerare come valida e fruibile per tutte le perdite uditive.

Apparecchi acustici con il ricevitore posto all’interno del condotto uditivo

Questo gener

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16 ottobre 2017

Miopia e ipoacusia? Due problemi, un’unica Soluzione

In Italia circa il 25% della popolazione è Miope mentre circa un anziano su tre soffre di problemi acustici. Miopia e ipoacusia sono spesso correlate anche per questioni di età. Spesso la difficoltà di gestire entrambe le questioni ci pone di fronte ad falso bivio: scegliere di risolvere solo uno dei due problemi. Ma fare questo significare rinunciare alle cose belle della quotidianità: La tranquillità del leggere il giornale mentre si ascolta la radio. La soddisfazione di condurre una conferenza leggendo le slide senza perdersi nemmeno una delle domande del pubblico. La gioia di leggere una fiaba ai nipoti mentre chiedono questo o quel particolare sui protagonisti della storia. Il divertimento di un karaoke con gli amici mentre segui le parole e vai a tempo di musica. Ma perché rinunciare alla bellezza di una vita normale? Oggi esiste la soluzione per gestire al meglio Miopia e Ipoacusia. Per farlo ti basterà scegliere gli apparecchi acustici creati ad hoc per la situazione.

Gli apparecchi acustici ad occhiale.

Ne esistono di due tipi:  

  • Per via “Ossea”

    Questi apparecchi sono applicabili solo in casi di ipoacusie trasmissive ed in qualche caso o miste. Essi sono inser

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22 maggio 2017

Vi sarà sicuramente capitato di sentir dire qualcuna di queste frasi da un parente o un amico con una perdita di udito. Purtroppo, uno dei principali ostacoli nel combattere l’ipoacusia è convincere chi ne soffre ad accettare di avere un deficit uditivo e fare qualcosa. Ecco qualche risposta da avere pronta al momento opportuno!

“Basta un piccolo intervento chirurgico e il mio udito tornerà come nuovo.

Molte persone conoscono qualcuno il cui udito è migliorato dopo un trattamento medico o chirurgico. È vero che alcuni tipi di perdita dell’udito possono essere trattati con successo, ma negli adulti, purtroppo, questo vale solo per il 5-10% dei casi.

“Ho un orecchio che funziona maluccio, ma l’altro è a posto!

Tutto è relativo. Quasi tutti i pazienti che credono di avere un orecchio “buono” hanno effettivamente due orecchie “cattive”. Quando un orecchio è leggermente migliore dell’altro, impariamo a preferirlo per parlare al telefono, per le conversazioni di gruppo e così via. Questo può darci l’illusione che “l’orecchio migliore” sia sano anche se in effetti non lo è. La maggior parte dei tipi di perdita uditiva interessa entrambe le orecchie in modo abbastanza simile e bilanciato e circa il 90% dei pazienti ha bisogno di due app

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16 maggio 2017

L’acufene è un disturbo molto diffuso tra la popolazione (secondo le stime ne soffre circa il 10% della popolazione) eppure ancora poco noto. Molte persone avvertono fischio all’orecchio, ronzii e tinniti per lungo tempo, prima di accorgersi che si tratta effettivamente di acufeni. La gestione di questo disturbo, inoltre, è molto variabile, perché variabile ne è la causa e, dunque, anche il modo di affrontarla. Esistono acufeni soggettivi (i più diffusi) che avverte solo il paziente, o oggettivi, che sono in realtà localizzabili in una zona precisa e hanno una causa di natura meccanica (e che pertanto richiedono un tipo di intervento differente). Vi sono poi acufeni che hanno un’origine psicologica, altri che sono nient’altro che sintomi di una nascente ipoacusia, altri ancora che derivano da un trauma acustico o, ancora, dall’assunzione dei cosiddeti farmaci acufenogeni. Per tutte queste ragioni, molti pazienti che affrontano il problema dell’acufene si trovano a combatterlo per lungo tempo, convincendosi che esso non abbia in realtà una soluzione e che non si debba far altro che conviverci. Niente di più sbagliato. Innanzitutto esistono dei trattamenti specifici per acufeni che hanno lo scopo di alleviarne i sintomi: diversi studi, ad e

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28 aprile 2017

L’ ipoacusia da rumore è tra i più diffusi tipo di perdita uditiva. Numerosi, infatti, sono i danni per l’udito derivanti da alcune attività lavorative o da determinati stili di vita. Il “rumore” è un elemento costante della nostra esistenza e può comportare rischio per l’udito, per alcune persone anche grave. Nello specifico, si definisce ipoacusia da rumore o ipoacusia da trauma acustico cronico la perdita/diminuzione dell’udito derivante da una prolungata esposizione a particolari rumori; in genere è simmetrica (riguarda entrambe le orecchie) e la sua evoluzione si arresta quando cessa l’esposizione, ma il danno riscontrato è irreversibile. In ambito lavorativo, il danno all’udito viene considerato come malattia professionale solo se contratto nell’esercizio ed a causa dello svolgimento di specifiche attività indicate dalla legge, o nell’espletamento di lavorazioni accessorie o complementari a queste, purché svolte nello stesso ambiente (Punto 44, Allegato n. 4 al D.P.R. 9 giugno 1975, n. 482). Le attività coinvolte sono:

  • lavori dei calderai
  • ribattitura dei bulloni
  • battitura e foratura delle lamiere con punzoni
  • prove dei motori a scoppio
  • produzioni di polveri metalliche con macchine a pestelli
  • condotta di aeromobili
  • fabbricazione

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21 aprile 2017

Curare la perdita di udito appena essa si manifesta è fondamentale per scongiurare un ulteriore peggioramento delle proprie capacità di sentire, ma molto spesso le persone lasciano passare anche degli anni prima di correre ai ripari. E alcune, addirittura, non lo fanno. Questo perché ancora tantissime persone sottovalutano il problema o si vergognano di indossare apparecchi acustici, e questo sebbene diverse ricerche abbiano dimostrato l’impatto dell’ipoacusia non trattata sulla salute, sul benessere fisico e psicologico, sulle relazioni sociali e sul lavoro. Le sensazioni più comuni che avverte una persona che soffre di ipoacusia sono i cambiamenti dell’umore, agitazione, stress, isolamento e talvolta anche depressione; senza contare gli effetti concreti che una perdita uditiva può avere sulla capacità cognitiva e sulla memoria. Per tutti questi motivi, ribadire l’importanza di curare la perdita di udito è fondamentale, tanto quanto lo è la prevenzione, che resta senza alcun dubbio l’arma più efficace. Attualmente in Italia le persone che soffrono di ipoacusia sono più di sette milioni ma solo una piccola percentuale di queste si sottopone a controlli e ricorre a un ausilio audiologico. Eppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa la metà dei casi di perdita uditiva potrebbero essere evitati se si effettuasse una buona prevenzione prima

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24 marzo 2017

Il nostro udito è attivo 24 ore al giorno, è la chiave per la comunicazione e, quindi, per l’interazione sociale; è il più efficiente, ma anche il più sensibile organo sensoriale dell’uomo. Tuttavia, la sua importanza nel mondo contemporaneo è spesso sottovalutata. L’udito influenza tantissimi aspetti della nostra vita, a cui magari non facciamo caso, ma per i quali una capacità uditiva efficiente è fondamentale. La nostra percezione del mondo è fortemente influenzata dagli stimoli visivi, ed è questo il motivo principale per cui sottovalutiamo l’influenza dell’udito nella nostra vita. Conoscere come funziona il nostro udito può aiutarci a capire quanto eso sia tra i più complessi e affascinanti organi di senso. Alcune curiosità su come funziona il nostro udito

  • L’orecchio interno contiene circa 3000 cellule ciliate interne e 12000 cellule ciliate esterne, che possono essere distrutte dal rumore e causare una perdita uditiva irreparabile.
  • Martello, incudine e staffa (i cosiddetti ossicini dell’orecchio medio) sono il gruppo osseo più piccolo del corpo umano e servono a trasmettere i suoni dall’aria al fluido contenuto nel labirinto (la coclea).
  • L’udito ha una relazione diretta con la nostra comunicazione. Le persone con una perdita uditiva non trattata spesso si sentono isolate dagli altri e tr

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2 marzo 2017

Gli acufeni, o tinniti, sono dei disturbi dell’udito costituiti da fastidiosi rumori come fischi, ronzii, fruscii che si localizzano in uno o in entrambe le orecchie, o che un soggetto può percepire nella testa senza riuscire a localizzarli. I fastidi possono manifestarsi in molti modi ed essere più o meno gravi: possono avere una frequenza acuta o grave, manifestarsi spesso o solo in alcune situazioni, e il suono percepito può essere variabile. L’acufenometria è un esame che permette di misurare l’intensità del disturbo, ma un aspetto fondamentale degli acufeni, che in parte ne rende anche difficoltosa la cura, è l’individuazione dell’effetto soggettivo, dato che si tratta di una percezione variabile da persona a persona, e anche un acufene considerato di lieve intensità può risultare insopportabile per un determinato soggetto. Altra peculiare caratteristica degli acufeni è che essi non possono costituirsi come una vera e propria patologia a sé, ma molto spesso figurano come sintomi di un altro disturbo, talvolta non necessariamente legato all’apparato uditivo. In certi casi, addirittura, possono essere effetto dell’utilizzo di alcuni farmaci ototossici, definiti per questo motivo acufenogeni, o dell’abuso di determinate sostanze. In generale, tra le cause di acufeni può esserci un trauma acustico, età, infezioni virali, tossicità farmaci, sordità

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20 febbraio 2017

Venerdì 24 febbraio dalle 15:00 alle 19:00 presso il Poliambulatorio Cornareto di Carcare (Sv) si terrà una giornata porte aperte per un check-up gratuito. L’evento, in collaborazione con il gruppo Acoustic Center, sarà un’occasione importante per un confronto a 360° sui principali disturbi acustici, oltre che un momento per chiarire dubbi e perplessità individuali, tenuto conto che ben 1 individuo su 3 soffre di ipoacusia dai 60 anni in poi. Il team di professionisti di Acoustic Center effettuerà gratuitamente esami audiometrici tonali e vocali, fornirà informazioni, analizzerà se il problema, laddove presente, sia corretto in modo adeguato tramite l’ausilio di apparecchi audiometrici. Acoustic Center è presente dal 1958 e operante sul territorio ligure nel centri di Genova, Chiavari, La Spezia, Sarzana, Savona e Sanremo, è leader nella distribuzione di sistemi uditivi, nell’applicazione di apparecchi acustici e nella ricerca di soluzioni personalizzate, appoggiandosi a una rete di centri specializzati. La partecipazione allo screening audiometrico è aperta a tutti, previo necessario appuntamento presso la Segreteria del Poliambulatorio al numero 019 5281670 Per maggiori informazioni su tematiche divulgative legate al mondo dell’udito è possibile visitare il sito www.acoustic-center.it Poliambulatorio Cornareto Via Cattaneo 2 Carcare (Sv) tel. 019 5281670

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14 febbraio 2017

A proposito dell’inquinamento acustico e del rischio di calo dell’udito, dovuto all’esposizione prolungata a un eccesso di decibel, si è sempre scritto e detto molto, ma meno spesso si parla dei danni che i rumori nocivi possono causare all’umore e alla psiche. L’orecchio, infatti, non è l’unica vittima del rumore. Il nostro riposo, la capacità di concentrazione, così come l’umore sono profondamente influenzati dalla nostra percezione dei suoni, specie quando questi risultano particolarmente fastidiosi. L’inquinamento acustico oltre a determinare il rischio di eventuali problemi di udito – come la percezione di suoni non presenti (i cosiddetti acufeni), l’ipoacusia (perdita uditiva) o l’iperacusia (l’intolleranza ai suoni) -, può scatenare anche effetti differenti: da semplici problemi di emicrania e irritabilità, può provocare anche difficoltà più gravi come l’insonnia o diversi rischi per l’apparato cardiovascolare. Diverse ricerche hanno dimostrato che il problema riguarda quasi 1 italiano su 3, con un’entità dei danni pari all’intensità dell’inquinamento acustico. A correre il più alto rischio sono: i giovani, che frequentano abitualmente e per molto tempo ambienti caotici e rumorosi; insieme ad alcune categorie di lavoratori, che si trovano a contatt

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20 settembre 2016

Tratto da Specialisti dell’udito Autore Fabiano Di Gioia. Negli ultimi anni la tecnologia digitale ha consentito un miglioramento delle prestazioni degli apparecchi acustici grazie ad un’elaborazione sempre più precisa del segnale e di conseguenza un migliore riconoscimento della parola rispetto al rumore. La rivoluzione più grande è però avvenuta nel campo della connettività ovvero nel collegamento degli apparecchi acustici a tutti i dispositivi tecnologici che adoperiamo nella vita di tutti i giorni: il computer, il telefono, gli smartphone, ma soprattutto la televisione. Nello specifico sono stati migliorati i sistemi a modulazione di frequenza (FM) ma sono state implementate la tecnologia Bluetooth e la comunicazione a 2,4 GHz, quest’ultima già presente in molti giochi elettronici utilizzati da bambini, ragazzi ed anche adulti. In questo contesto, se il collegamento ad alcuni dispositivi può essere di interesse solo ad una minoranza degli utilizzatori di apparecchi acustici, notevole è invece il beneficio dell’ascolto della televisione con gli apparecchi acustici utilizzando i sistemi senza fili. Il problema dell’ascolto della televisione riguarda in

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20 marzo 2016

I problemi all’udito sono un disturbo piuttosto comune nelle persone anziane, circa una persona su tre oltre l’età di 65 anni soffre infatti di sordità. Molte persone possono però recuperare un buonissimo udito con l’aiuto di apparecchi acustici, diventati più piccoli e migliori grazie alla tecnologia. La perdita dell’udito può essere causata da una varietà di problemi, alcuni congeniti, che significa che le persone nascono con essi. Altri problemi includono tumori, infezioni, danni al cervello e invecchiamento. Alcuni tipi di ipoacusia vengono ereditati e si ritrovano attraverso le famiglie. I tumori che coinvolgono l’ottavo nervo possono causare ipoacusia, i più comuni sono chiamati neuromi acustici. Gli ossicini nell’orecchio medio possono irrigidirsi e smettere di vibrare correttamente. Questa condizione è conosciuta come otosclerosi. Quando ciò si verifica può esserci un sintomo di ipoacusia. A volte il cerume può ostruire il canale auricolare e causare un’infezione. L’infezione o l’ostruzione del canale uditivo può determinare l’ipoacusia nell’orecchio interessato. Le ripetute infezioni all’orecchio medio possono anche danneggiare gli ossicini. L’ipoacusia e a volte la sordità possono essere provocat

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