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Quando la musica diventa un rischio per l’udito dei giovani
28 marzo 2022

La musica rappresenta, soprattutto per i giovani, una passione a cui non si può rinunciare, un hobby con cui si spera di diventare famosi, un modo per chiudere fuori il mondo e riflettere su se stessi. In qualunque modo la si guardi, le persone e i giovani in particolare non possono fare a meno della musica.

Tuttavia, pratiche di ascolto scorrette possono causare gravi danni all’udito, aumentano sensibilmente le possibilità di sviluppare una perdita uditiva in età adulta e avanzata. L’Oms stima che 1,1 miliardi di giovani saranno a rischio sordità nei prossimi 10-20 anni, e confermano questa tendenza anche i dati UE. Secondo un rapporto dell’Unione Europea, circa 2,5-10 milioni di europei rischiano danni permanenti all’udito a causa di abitudini di ascolto scorrette.

Attenzione alle cuffie quando si ascolta la musica

Se un tempo il maggior rischio per l’udito era rappresentato da casse e altoparlanti, accanto alle quali è fortemente raccomandato di non sostare, adesso il pericolo principale è rappresentato dalle cuffie.

Secondo una ricerca realizzata dal centro studi francese Ifop, il 65% degli adolescenti tra 15-17 anni ascolta musica in cuffia per più di un’ora al giorno. Un terzo di questi ragazzi non sa che ascoltare canzoni a un volume troppo alto e in maniera prolungata può provocare una sordità temporanea o permanente, anche perché i sintomi possono comparire diversi anni dopo.

Oltre la metà delle persone che ascolta musica con le cuffiette imposta un volume superiore agli 85 decibel, la soglia massima di esposizione quotidiana stabilita dall’OMS per evitare danni all’udito ed eventuali traumi acustici. I motivi sono principalmente due: la scarsa qualità delle cuffie, che costringe gli utilizzatori ad alzare il volume più del necessario per riuscire a sentire bene, e il desiderio, soprattutto dei giovani, di isolarsi completamente da tutto quando ascoltano la musica.

Se poi si tiene conto che, a causa della pandemia, dello smart working e della didattica a distanza, l’uso delle cuffie è aumentato a dismisura, le stime previste da OMS e UE non possono che peggiorare.

Consigli per ascoltare la musica in sicurezza

Ascoltare musica in sicurezza è uno dei temi fondamentali trattati durante il Wolrd Hearing Day di questi anni. Sensibilizzare giovani e meno giovani alle pratiche di ascolto sicuro e incentivare la prevenzione uditiva è il primo passo per ridurre i numeri dell’ipoacusia in tutto il mondo. Ecco alcuni consigli.

Si consiglia di ascoltare la musica in cuffie per un massimo di 60 minuti al giorno e ad un volume massimo di 60 decibel. Questa regola, chiamata del 60/60, aiuta a non stressare troppo l’udito esponendolo a suoni troppo alti o troppo prolungati. Per lo stesso motivo, se proprio non si riesce a rinunciare alla musica (per lavoro, per studio o per passione) si raccomanda di fare una pausa di 60 minuti tra una sessione d’ascolto e l’altra per far riposare le orecchie.

Preferire sempre le cuffie a padiglione piuttosto che quelle auricolari. Le seconde infatti, anche se sono più leggere, più comode e più alla moda, riproducono il suono direttamente nel condotto uditivo. Quelle a padiglione invece lo fanno in modo più diffuso, così come normalmente viene trasmesso il suono. Inoltre, coprendo bene tutto l’orecchio, hanno anche una funzione di schermatura dai suoni esterni.

Inutile dire infine che cuffie di buona qualità aiutano a non danneggiare l’udito quando si ascolta la musica.

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