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Curare la perdita di udito e gestire l’ipoacusia
21 aprile 2017

Curare la perdita di udito appena essa si manifesta è fondamentale per scongiurare un ulteriore peggioramento delle proprie capacità di sentire, ma molto spesso le persone lasciano passare anche degli anni prima di correre ai ripari. E alcune, addirittura, non lo fanno.

Questo perché ancora tantissime persone sottovalutano il problema o si vergognano di indossare apparecchi acustici, e questo sebbene diverse ricerche abbiano dimostrato l’impatto dell’ipoacusia non trattata sulla salute, sul benessere fisico e psicologico, sulle relazioni sociali e sul lavoro.

Le sensazioni più comuni che avverte una persona che soffre di ipoacusia sono i cambiamenti dell’umore, agitazione, stress, isolamento e talvolta anche depressione; senza contare gli effetti concreti che una perdita uditiva può avere sulla capacità cognitiva e sulla memoria.

Per tutti questi motivi, ribadire l’importanza di curare la perdita di udito è fondamentale, tanto quanto lo è la prevenzione, che resta senza alcun dubbio l’arma più efficace.

Attualmente in Italia le persone che soffrono di ipoacusia sono più di sette milioni ma solo una piccola percentuale di queste si sottopone a controlli e ricorre a un ausilio audiologico.

Eppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa la metà dei casi di perdita uditiva potrebbero essere evitati se si effettuasse una buona prevenzione primaria. Specie quelli di ipoacusia lieve, per i quali si potrebbe evitare di giungere in futuro a gradi di ipoacusia più profonda.

Per un problema delicato come la perdita uditiva, un ruolo fondamentale è svolto dallo specialista. Il 60% delle persone con problemi di udito vede il proprio medico come una fonte affidabile nella scelta di intraprendere una terapia per curare la perdita uditiva. Tuttavia, molte di queste persone non si sottopongono affatto spontaneamente al controllo quando avvertono i primi sintomi, e per questo è fondamentale che amici e parenti li invoglino a effettuare un test.

Solo quando si ricorre finalmente a un apparecchio acustico, infatti, ci si accorge effettivamente dei vantaggi che ne possono derivare. Avvalersi di un dispositivo significa tornare a utilizzare tutti e cinque i sensi e questo non può che migliorare la qualità della vita di chiunque.

Non è un caso che tra le persone che hanno scelto di curare la perdita di udito utilizzando un apparecchio acustico, la percentuale di soddisfazione sia di oltre il 92%. Per questo motivo l’attività di sensibilizzazione deve essere sempre costante da parte degli specialisti del settore: otorini, audiologi e audioprotesisti hanno il compito di informare le persone che soffrono di un problema uditivo dell’importanza di affrontarlo e sconfiggerlo.

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