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Perdita uditiva causata dal rumore: come proteggersi
29 agosto 2022

La causa più diffusa dell’ipoacusia è, come abbiamo spesso detto, l’invecchiamento delle cellule dell’apparato uditivo; in parole semplici, l’invecchiamento: ecco perché si parla di presbiacusia. Tuttavia, è assai diffusa anche perdita uditiva causata dal rumore, ossia l’ipoacusia causata dall’esposizione prolungata a rumori di media entità o l’esposizione anche breve e improvvisa a rumori particolarmente forti.

E il motivo è presto detto. Nella vita quotidiana, siamo abituati a essere circondati da rumori: clacson delle auto, musica ad alto volume, martelli pneumatici. Secondo il “Centers for Disease Control and Prevention” anche un cane che abbaia nell’orecchio per qualche minuto può causare la perdita uditiva ed è possibile avere un calo permanente dell’udito anche durante un’unica esposizione a uno spettacolo pirotecnico.

Inoltre, non sono solo le persone anziane a soffrire di problemi uditivi. Un rapporto del 2015 dell’Organizzazione mondiale della sanità ci mostra come per i giovani dai 12 ai 35 anni il rischio di perdita uditiva sia sempre più elevato a causa di una continua esposizione a musica ad alto volume.

Più alto è il suono, minore è la quantità di tempo necessaria per avere impatto notevole e irreversibile sulla nostra capacità di sentire.

Suoni del quotidiano che superno la soglia del rumore

Anche se ciascuno di noi ha livelli di tolleranza dei suoni diversa, l’Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute sul luogo di lavoro raccomanda un’esposizione al di sotto degli 85 dB durante una giornata lavorativa di 8 ore ponendo il limite a 90 dB. Per i suoni superiori a 100 dB, gli esperti concordano che possono essere pericolosi anche se per brevi periodi.

Come abbiamo detto, la soglia oltre la quale il suono si trasforma in rumore e può diventare dannoso per l’udito è 85dB. Se infatti esponiamo quotidianamente le orecchie a suoni di 85dB è possibile incorrere nella perdita dell’udito da rumore. A questo proposito, le cose su cui riflettere sono due:

  • siamo esposti a rumori ad alta intensità più comunemente di quanto si pensi
  • la scala dei decibel è logaritmica, non lineare

Molti suoni della nostra quotidianità sono più intensi di quello che si pensa, e sono quasi sempre superiori agli 80dB. Non penseremmo mai che il rumore del traffico cittadino (70db) si avvicini molto alla soglia raccomandata o che un temporale (90db) la superi addirittura. Per non parlare poi degli elettrodomestici come il frigorifero, l’aspirapolvere o il tosaerba: i rumori dannosi per la salute uditiva fanno davvero parte della nostra quotidianità.

Inoltre, essendo i decibel in scala logaritmica e non lineare, l’aumento dei dB è molto più grande di quanto sembri. Il rumore di una cascata (120dB) non è il doppio di quello di una conversazione (60dB), bensì è 1000 volte più forte.

Come proteggersi dalla perdita uditiva causata dal rumore

Nonostante la frequenza con cui siamo esposti ai rumori dannosi, i provvedimenti che prendiamo per salvaguardare l’udito sono ancora pochi. A tal proposito ecco 3 suggerimenti per prevenire la perdita uditiva.

Uso di otoprotettori

Quando ci troviamo esposti per un lungo periodo a rumori forti, è consigliabile proteggere le orecchie per evitare di subire un danno irreversibile, utilizzando dispositivi idonei all’ambiente e al livello di rumore circostante. Sul luogo di lavoro poi, è obbligatorio per legge indossare otoprotettori adeguati, ma nonostante ciò la perdita dell’udito sul luogo di lavoro è ancora una delle malattie professionali più diffuse.

Utilizzo consapevole delle cuffie

Si stima che un quinto degli adolescenti possa subire una forma di perdita uditiva attribuita all’uso inadeguato di cuffie e auricolari e, con la dad e l’aumento delle riunioni online causate dalla pandemia, l’utilizzo delle cuffie anche per lavoro è aumentato in modo esponenziale. Il modo più semplice per prevenire la perdita uditiva è seguire la regola 60/60: ascoltare a un volume massimo del 60% per non più di 60 minuti al giorno.

Prevenzione

I campanelli d’allarme del calo uditivo sono molti, tuttavia non è sempre facile notarli, soprattutto per l’interessato. Eseguire un test dell’udito, almeno una volta all’anno, è il giusto passo per avere un udito sereno e in salute.

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