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Abituarsi ad un nuovo apparecchio acustico: come fare?
11 novembre 2021

Abituarsi ad un nuovo apparecchio acustico non è facile, soprattutto se la convivenza con l’ipoacusia non trattata è stata molto lunga. La maggior parte delle persone con problemi di udito infatti aspetta diversi anni dalla diagnosi prima di approcciarsi agli apparecchi acustici. I fattori che influenzano questa scelta sono diversi: scarsa informazione sull’argomento, motivi estetici e sociali, senso di imbarazzo, fattori economici.

Durante il tempo in cui la persona riflette sull’acquisto di un nuovo dispositivo acustico le settimane diventano mesi, e i mesi anni. E così la mente si disabitua sempre di più a percepire i suoni e l’ipoacusia peggiore.

Di conseguenza, quando poi si decide di acquistarli, la mente fa difficoltà ad abituarsi ad un nuovo apparecchio acustico. Tutti i suoni che la mente aveva dimenticato diventano d’improvviso di nuovo chiari e squillanti, e questo all’inizio può essere fastidioso e irritante. Oppure, poiché si è intervenuti troppo tardi, l’apparecchio acustico non dà i risultati sperati in tempi brevi e la persona che lo ha acquistato smette di usarlo.

Ma gli apparecchi acustici non sono dispositivi “magici”, che restituiscono l’udito al 100% una volta indossati: c’è bisogno di abituarsi, e questo richiede tempo e alcuni passaggi essenziali per adattarsi all’uso. Solo così si può trarre il maggior beneficio da una nuova esperienza d’ascolto.

I passaggi per abituarsi ad un nuovo apparecchio acustico

Come dicevamo all’inizio di questo articolo, il primo passaggio è abituarsi alle nuove frequenze percepite. Normalmente gli apparecchi acustici di ultima generazione si adeguano autonomamente alla modulazione ottimale, grazie anche alle impostazioni selezionate dall’audioprotesista in base al grado di perdita uditiva. Pertanto non serve regolare il volume troppo alto per tentare di sentire anche suoni molto lievi: nemmeno i normoudenti ci riuscirebbero!

Si consiglia quindi di indossare l’apparecchio acustico, durante i primi giorni, in ambienti più familiari e raccolti, dove i suoni sono meno forti e meno fastidiosi. La cosa fondamentale però è abituarsi ad indossarlo il più a lungo possibile: già dopo la prima settimana potete affrontare ambienti acustici più complessi come il luogo di lavoro o un ristorante senza essere bombardati da suoni nuovi.

Un altro fattore che sicuramente potrà infastidirvi è la percezione di un corpo estraneo nell’orecchio, ma è del tutto normale. L’apparecchio acustico, così come un paio di occhiali, dovrà diventare un prolungamento del vostro corpo, ma ci vorrà un po’ di tempo prima che ciò accada. Ovviamente, se dovessero trascorrere settimane, a quel punto sarà necessario rivolgersi all’audioprotesista per capire quale sia effettivamente il problema di adattamento. I modelli endoauricolari, che si inseriscono direttamente nel canale uditivo, sono personalizzati in base alla forma del vostro condotto uditivo, quindi non dovrebbero darvi alcun tipo di problema. I modelli retroauricolari invece, che si poggiano sull’orecchio, sono leggeri ed ergonomici, e difficilmente vi accorgerete di averli.

Quanto tempo ci vuole per abituarsi agli apparecchi acustici?

Il nostro consiglio principale per abituarsi ad un nuovo apparecchio acustico è però questo: datevi tempo. Se siete stanchi di indossarlo perché inizialmente vi provoca fastidio, fate una pausa. Ma poi tornate a provare, perché l’ingrediente fondamentale, per godere di nuovo della gioia di sentire bene, è proprio quello di avere pazienza e aspettare che l’udito si riabitui ai suoni della vita. Cominciate pian piano a visitare di nuovo i luoghi pubblici, partecipate alle conversazioni di gruppo… allenate il vostro orecchio a riprendere attività che in passato aveva abbandonato.

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