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Apparecchio acustico: perché non bisogna vergognarsi di indossarlo
9 marzo 2021

In Italia, secondo le statistiche, tra l’insorgenza dei primi problemi uditivi e la decisione di ricorrere all’utilizzo di un apparecchio acustico trascorrono in media dieci anni. Un dato allarmante se si considera che il calo uditivo solitamente peggiora con il passare del tempo. Inizialmente si riscontrano lievi difficoltà uditive, che non influenzano effettivamente le attività quotidiane. In seguito, però, il progressivo calo uditivo può compromettere la capacità di comunicare efficacemente col prossimo e di ascoltare i suoni che ci circondano. E questo influenza in modo negativo l’intera qualità della vita.

In Italia si stima che siano 7 milioni le persone con un deficit uditivo. Tuttaviasolo un milione utilizza un apparecchio acustico specifico. Oltre alla scarsa prevenzione, alla poca conoscenza della figura dell’audioprotesista e alla difficoltà di rendersi conto effettivamente del problema, la ragione principale per cui si lascia passare così tanto tempo è l’imbarazzo che la maggior parte delle persone prova nell’indossare un apparecchio acustico.

Perchè si prova imbarazzo nell’indossare l’apparecchio acustico

Lo stigma dell’audioprotesi, purtroppo, è ancora fortissimo e difficile da sconfiggere. L’opinione generale tende a collegare i problemi uditivi alla terza età. Per questo motivo si tende a rifiutare ancor di più l’idea di indossare un dispositivo acustico, perché si ritiene che averlo significhi ammettere di essere vecchi.

Quando a doverlo portare, invece, è un bambino o un adolescente l’imbarazzo è ancora più forte. Quest’ultimo tende a sentirsi brutto o diverso rispetto ai suoi coetanei. Ciò ha conseguenze ben più gravi. Le ripercussioni di un’ipoacusia non trattata possono essere ancora peggiori in caso di soggetti relativamente giovani. Essa può influenzare le attività cognitive, il linguaggio, l’apprendimento e la socialità.

I benefici degli apparecchi acustici

In realtà, chi rifiuta di ricorrere ad un apparecchio acustico per questioni di imbarazzo ignora alcuni fattori fondamentali.

Le protesi acustiche di ultima generazione sono di dimensioni piccolissime. La tecnologia, negli ultimi anni, ha infatti compiuto passi da gigante per ridurre al minimo le dimensioni. Alcune audioprotesi si inseriscono direttamente all’interno del condotto uditivo e sono pressoché invisibili all’esterno. Inoltre, possono essere personalizzate in base al colore della pelle, così da essere ancora più discrete.

Altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è che un’ipoacusia non trattata si rivela col tempo molto più visibile ed evidente della sua correzione. Se si aspetta tanto tempo prima di indossare un apparecchio acustico, non peggiora soltanto l’udito. La capacità percettiva del cervello diminuisce sempre più e il parlato viene compreso a fatica.

Un udito efficiente è essenziale per preservare i rapporti sociali e anche la salute della nostra mente. Le attività cognitive sono infatti influenzate dalla nostra percezione dei suoni esterni. Non è un caso che il declino cognitivo negli anziani, il loro isolamento e alcuni casi di depressione siano direttamente collegati alla perdita uditiva.

È  normale concludere che l’imbarazzo di indossare un apparecchio acustico va necessariamente superato. È compito degli specialisti del settore sensibilizzare le persone sull’argomento affinché si diffonda una vera cultura della prevenzione.

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