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Iperacusia, la cosiddetta allergia al suono
24 gennaio 2022

L’iperacusia, anche conosciuta come “allergia ai suoni”, è un disturbo uditivo caratterizzato da un’ipersensibilità verso alcuni suoni. Tali suoni creerebbero fastidio ad un comune ascoltatore solo ad un volume eccessivo o a distanza ravvicinata, mentre per la persona iperacusica sono fastidiosi anche a volume normale.

Nei casi più lievi, è soltanto uno specifico suono ad essere percepito “a volume più alto”, mentre nei casi più gravi si possono trovar fastidiosi innumerevoli suoni che fanno parte della quotidianità.

L’ipersensibilità, inoltre, non è uguale in tutti i soggetti colpiti: i suoni che possono dare fastidio possono essere diversi da soggetto a soggetto, e questo rende difficile lo studio approfondito di questo disturbo. Ecco perché ancora non si conoscono precisamente le cause del disturbo. Ad oggi, sono state formulate solo alcune ipotesi e teorie. Vediamo quali sono le più diffuse.

Possibili cause dell’iperacusia

Una delle teorie più diffuse sulle possibili cause dell’iperacusia associa questo disturbo ad altre malattie, in particolare alla perdita uditiva, all’emicrania, all’acufene o ad altre malattie specifiche (Paralisi di Bell, Morbo di Addison, Sindrome di Ménière).

Nel caso della perdita uditiva, gli studiosi ritengono che il cervello, per sopperire proprio alla scarsa capacità di recepire i suoni, cercherebbe di amplificare quelli che riesce a cogliere. Amplificandoli troppo, provocherebbe il fastidio tipico dell’iperacusia. Tuttavia, è stato notato che non tutti i soggetti con il calo dell’udito hanno poi sviluppato l’ipersensibilità a determinati suoni.

Una seconda teoria vede, come causa dell’iperacusia, un danno fisico alla struttura dell’orecchio. Tale danno potrebbe essere causato da un colpo di frusta, da un colpo in testa o da un’infezione non trattata all’orecchio.

Infine, l’ultima teoria riguarda la sfera emotiva, ed avvicina questo disturbo alla misofonia, l’avversione per un determinato suono. Secondo i sostenitori di quest’ipotesi, il fastidio deriverebbe da un episodio negativo o traumatico associato al suono che dà fastidio.

Come riconoscere i sintomi dell’iperacusia?

I sintomi dell’iperacusia sono sostanzialmente le reazioni di fastidio che i soggetti avvertono quando sentono quei determinati suoni. Le reazioni più comuni sono:

  • malumore,
  • ansia,
  • panico,
  • forte bisogno di coprirsi le orecchie
  • pianto,
  • forte dolore alla testa
  • abbandono del luogo di origine del rumore

Talvolta capita che, trovandosi nei luoghi in cui più comunemente c’è la possibilità di ascoltare il suono fastidioso, la persona iperacusica ascolti tenda ad isolarsi. E ciò non fa che complicare la situazione. Questo può accadere, ad esempio, sul luogo di lavoro: ci sono casi di persone che a causa di questo fastidio hanno abbandonato la propria attività.

Diagnosi e trattamento dell’iperacusia

La diagnosi dell’iperacusia deve essere effettuata da un esperto attraverso alcuni test audiometrici che consento di valutare al meglio il grado di ipersensibilità acustica.

Le valutazioni audiometriche utilizzate sono:

  • audiometria tonale: valuta la capacità uditiva
  • test dei riflessi stapediali: valuta se il muscolo stapediale (che si trova nella casa timpanica) reagisce correttamente ai suoni di elevata intensità
  • rilievo della soglia di disagio (test LDL, Loudness Discomfort Level): valuta se la soglia di disagio in presenza di determinati suoni è superiore alla media

Per quanto riguarda la cura, i medici non hanno ancora individuato una specifica terapia. Tuttavia, sembra ci siano miglioramenti nella gestione dell’iperacusia attraverso la terapia del suono e la terapia cognitivo-comportamentale.

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